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Demand Planning

ico-engPorini Analytics 4 Operations
for demand planning 

Demand Planning & Forecasting: Porini Analytics 4 Operations

In an increasingly pervasive digital transformation phase, the role of the Demand Planning Manager  is also changing significantly, and it will change as new technological levers are introduced into the company in support of its work.

The article published by Big Data 4Innovation focuses on the challenges that the demand planner faces in this phase of technological transformations. In the theme of demand Planning & Forecasting, Porini dedicates a specific practice, based on Microsoft Technologies and cloud Azure, Porini Analytics 4 Operations.

Tommaso Pozzi, Chief Sales Officer of Porini, explains: “With Porini Analytics 4 Operations Solution we address all those professional figures that follow the planning issues, Supply Chain Manager, Retail Manager, Operation Manager. With our solution we enable them to predict demand using an algorithmic model developed by Porini”

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Porini Analytics 4 Operations
al servizio del demand planning 

Demand Planning & Forecasting: la soluzione Porini Analytics 4 Operations

In una fase di digital transformation sempre più pervasiva, anche il ruolo del demand planner sta cambiando in modo significativo ed è destinato a cambiare mano a mano che nuove leve tecnologiche verranno introdotte in azienda a supporto del suo lavoro.

In un articolo pubblicato da Big Data 4Innovation si pone l’accento sulle sfide che il demand planner si trova ad affrontare a fronte delle trasformazioni tecnologiche in atto. Se finora si è pensato al demand planner come a una figura il cui compito era primariamente quello di fornire stime accurate su una supply chain basata solo su dati storici e sugli input provenienti dai venditori, ora il focus inevitabilmente si amplia. Non si tratta solo di dare informazioni puntuali sulla supply chain: è l’intera azienda che ha bisogno di ricevere insight su quanto sta accadendo per poter migliorare la propria profittabilità: perché questo accada, è necessario disporre di analisi più complete e dettagliate e di risposte più rapide.

Al tema del Demand Planning & Forecasting, Porini dedica una practice specifica, basata su tecnologie Microsoft e sul cloud Azure. Tommaso Pozzi, Chief Sales Officer di Porini, spiega: “Con la nostra soluzione Porini Analytics 4 Operations indirizziamo tutte quelle figure professionali che seguono le tematiche di pianificazione, dal supply chain manager, al retail manager, al responsabile delle operation. Con la nostra soluzione li abilitiamo a prevedere la domanda utilizzando un modello algoritmico sviluppato da noi”.
Il modello di Porini prende in esame le serie storiche, incrociandole con dati eterogenei, provenienti da fonti pubbliche e dai social. La soluzione Porini Analytics 4 Operations è in grado di supportare l’azienda nel suo processo previsionale, grazie a motori statistici che lavorano su ogni elemento quantitativo.

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How to collect and use data

ico-engCEO: rethinking role and skills
according to the new business needs

IoT at the service of CEO: how to collect and use data

Digital revolution, Internet of Things, Big Data, machine learning, artificial intelligence, cloud… There are many elements of disruptive innovation that in recent years have subverted many operational practices of daily life and business. These technologies are so disruptive that they have been able to disrupt even the agendas of top management. It is a substantial change that has climbed all industrial sectors, has invested all operational processes and the entire corporate culture, coming to knock strongly at the door of the highest levels. The new technological paradigm has required and requires even CEOs to get involved and rethink their role and skills in accordance with the new business needs. This is certainly a challenge, but IoT and Big Data know how to repay the winners with new horizons of value for the business.

 

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CEO: ripensare il proprio ruolo e le proprie competenze
in funzione delle nuove esigenze aziendali

L’IoT al servizio del CEO: come raccogliere i dati e farne buon uso 

Digital revolution, Internet of Things, Big Data, machine learning, artificial intelligence, cloud… Sono molteplici gli elementi di dirompente innovazione che negli ultimi anni hanno sovvertito molte prassi operative della vita quotidiana e del business. Si tratta di tecnologie talmente disruptive da essere riuscite a scombinare anche le agende dei vertici aziendali. È un cambiamento sostanziale che ha scalato tutti i comparti industriali, ha investito tutti processi operativi e l’intera cultura aziendale, arrivando a bussare con forza alla porta dei piani più alti. Il nuovo paradigma tecnologico ha richiesto e richiede anche ai CEO di mettersi in gioco e ripensare il proprio ruolo e le proprie competenze in funzione delle nuove esigenze aziendali. Si tratta certamente di una sfida, ma IoT e Big Data sanno ripagare i vincitori con nuovi orizzonti di valore per il business.

L’IoT e la smart Industry

L’IoT non si limita a rendere più intelligenti gli oggetti, ma permette di rendere smart anche il business attraverso una più profonda e proattiva comprensione del contesto demografico e socio-economico in cui ogni processo di produzione e distribuzione è calato, in tempo reale. Le analisi avanzate dei dati da essa raccolti, infatti, aiutano le aziende a oliare i processi produttivi, ridurre i costi, ottimizzare la supply chain, migliorare i processi di manutenzione e garantire una customer experience di alto livello. Ecco perché il valore aggiunto dell’Industria di oggi è rappresentato dalla capacità di saper trasformare i dati provenienti da più fonti, interne o esterne all’azienda, in informazioni di valore su cui basare processi decisionali veloci ed efficaci relativi a tutto il ciclo produttivo e distributivo dei beni o dei servizi.

I CEO e il nuovo processo decisionale data-driven

L’era digitale ha modificato dalla A alla Z il mondo industriale: dalla produzione, passando dal marketing, lungo tutta la supply chain, per arrivare al servizio clienti post-vendita. Impossibile ignorare la necessità di assecondare, promuovere e favorire questi cambiamenti con nuove prassi di gestione, nuovi investimenti e nuovi strumenti messi a disposizione dalla Internet of Things e dal paradigma della Industria 4.0. L’industria di oggi, in altre parole, non può più prescindere da iniziative data-driven. In questo scenario, i CEO sono chiamati a essere i condottieri di un percorso di trasformazione unico nella storia dell’economia e del commercio. E le armi vincenti che hanno a loro disposizione per riuscire nell’intento si chiamano Big Data e analisi predittive. Storicamente, infatti, sono state le materie prime l’asse portante della crescita e dello sviluppo industriale. Con la nascita di internet tutto è definitivamente cambiato. E un ulteriore salto quantico sta per essere fatto nel solco del paradigma 4.0 con le analisi avanzate dei dati.

Come raccogliere i dati in maniera efficace

Lungo tutta la filiera ci sono migliaia di diversi dispositivi in grado di emettere e scambiare dati contemporaneamente. Alcuni sono interni all’azienda – macchinari, dispositivi, database, sensori e applicazioni – altri sono esterni, si pensi a sistemi di raccolta di informazioni sul meteo, sul traffico, su congiunture economiche, trend di mercato o tendenze provenienti dai social network. Ma tutti questi dati grezzi non apportano alcun valore se non trattati con un approccio olistico. Anche in questo caso si può dire che il tutto sia maggiore della somma delle parti. A patto che il tutto sia processato, orchestrato e analizzato in maniera efficace. Tanto più che su un mercato veloce, omnicanale, volatile ed esigente come quello attuale l’abilità fondamentale è quella di saper prevedere e anticipare la realtà (ovvero la domanda). Affidarsi a strumenti avanzati di predictive analysis in grado di dipanare l’immensa mole di informazioni in cui è immerso e da cui è alimentato il mondo digitale – abilitate da tecnologie come machine learning e intelligenza artificiale – rappresenta quindi l’asso nella manica imprescindibile per i C-Level 4.0 che vogliano mantenere il proprio business competitivo.

Transform your product/services: IoT, cloud computing and Big Data enable a new business model that overlaps product and service concepts.

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Transform your product and services
with IoT, Cloud Computing and Big Data

IoT, cloud computing and Big Data enable a new business model that overlaps product and service concepts.

The fourth industrial revolution offers organizations unlimited opportunities to acquire new customers, create new business models, open up new markets and introduce new products and services. Digital consumers, on the other hand, are demanding increasingly personalised products and services. The production process is therefore evolving towards a smart approach, characterized by extreme connectivity and maximum flexibility. The supply chain is being replaced by a digital ecosystem that brings together all the players in the chain, with faster and faster deliveries and products that are increasingly tailored to individual customers.

The potential of the Internet of Things and the analysis of the data it generates are the major business allies on this front, as they allow companies to monitor both operational performance and customer preferences. Analyzing the data and relationships between smart objects, businesses and people provides the driving force to accelerate innovation and enable new business models.

 

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Trasforma il tuo prodotto e i tuoi servizi
grazie all’IoT, al Cloud Computing e ai Big Data

IoT, cloud computing e Big Data abilitano un nuovo modello di business che sovrappone i concetti di prodotto e di servizio.

La quarta rivoluzione industriale offre alle organizzazioni opportunità illimitate per acquisire nuovi clienti, creare nuovi modelli di business, aprirsi a nuovi mercati e introdurre nuovi prodotti e servizi. I consumatori digitali, dal canto loro, chiedono prodotti e servizi sempre più personalizzati. Il processo produttivo si sta quindi evolvendo verso un approccio smart, caratterizzato da connettività estrema e massima flessibilità. La supply chain viene sostituita da un ecosistema digitale in cui confluiscono tutti gli attori della catena, le consegne sono sempre più rapide e i prodotti sempre più su misura dei singoli clienti.

Il potenziale dell’Internet of Things e dell’analisi dei dati da essa generati sono i maggiori alleati del business su questo fronte, poiché permettono alle aziende di monitorare sia le prestazioni operative che le preferenze dei clienti. Dall’analisi dei dati e delle relazioni che si attivano tra gli smart object, le imprese e le persone deriva la forza trainante in grado di accelerare l’innovazione e abilitare nuovi modelli di business.

È in questo scenario che si sta passando da una produzione di massa standardizzata a una produzione intelligente capillarmente personalizzata. Oltre alla estrema personalizzazione, uno degli elementi che sempre più spesso rappresenta un valore aggiunto per il cliente è la capacità dell’azienda di offrire, insieme al prodotto, anche un servizio altrettanto personalizzato. Siamo di fronte a una dicotomia che vede crescere, da un lato, quella che viene definita servitizzazione dell’industria e, dall’altro, l’industrializzazione dei servizi.

Prodotto, servizi, IoT: è l’era del product-as-a-service

È giunta quindi l’era del product-as-a-service intelligente abilitato dalla Internet of Things che richiede un nuovo approccio alla produzione e alla vendita, che coinvolge cliente e fornitore e associa il concetto di servizio a quello del prodotto. Offrire ai consumatori – in modo rapido e puntuale – un prodotto altamente customizzato e as-a-service abilitato all’IoT significa giocoforza alzarne il valore percepito, aumentare la fidelizzazione, costruire una solida relazione con l’utente e, dunque, migliorare le performance del business indirizzando la relazione con il cliente verso la co-creazione di un valore comune. L’implementazione di tale modello richiede una trasformazione impegnativa del business, che impatta sull’intera organizzazione ma che garantisce benefici significativi all’azienda e vantaggi concreti per il cliente. Quest’ultimo acquista esattamente ciò che vuole, come lo vuole e quando lo vuole; le aziende riducono l’investimento e possono offrire prezzi più competitivi a tutto vantaggio dei consumatori, chiudendo così un cerchio virtuoso che si autoalimenta. Secondo il modello di vendita tradizionale, il produttore stabilisce un prezzo fisso, che può differire da quanto il cliente è disposto a pagare, mentre con il prodotto-as-aservice consente una maggiore flessibilità, prezzi più personalizzati e concorrenziali.

IoT, cloud e analisi dei dati abilitano la service transformation

Il fenomeno di service transformation modifica anche l’ecosistema di fornitura, che mira a tessere una relazione di lunga durata tra il venditore/fornitore e il cliente. Questo dialogo che punta a durare nel tempo è abilitato da IoT, cloud e analisi dei dati. L’Internet of Things e il Cloud Computing fanno sì che i prodotti possano essere connessi – alla rete e tra di loro – e possano così scambiarsi informazioni. Questi dati di per sé, però, non fornirebbero alcun valore aggiunto al processo se non adeguatamente analizzati. Ed ecco quindi che entra in scena il terzo elemento, ovvero le analytics: le analisi dei dati svolgono infatti un ruolo centrale in relazione al feedback informativo proveniente dal consumatore verso il produttore e riguardante lo stato del bene acquistato, base di partenza per la fornitura di un servizio ad alto valore aggiunto.